Cindy Sheehan e don Luigi Ciotti aderisco no alla lettera aperta al pres. Illy sul nucleare nelle basi

Nuove adesioni per la lettera aperta al Presidente Illy
sul Nucleare militare in regione da
Cindy Sheehan, don Luigi Ciotti, Flavio Lotti,
Grazia Bellini, Lisa Clark, don Albino Bizzotto

Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia
sede di Trieste, via Valdirivo 30
tel. 338 1652364, email – compax@inwind.it

Zugliano, 26 gennaio 2006

Dopo la presentazione a dicembre ai Capigruppo di maggioranza in Regione, la lettera aperta della Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia al Presidente della Regione Illy sul Nucleare militare, ha ricevuto di recente nuove importanti adesioni al Seminario nazionale della Tavola ad Assisi.
Cindy Sheehan, spina nel fianco dell’amministrazione Bush, fondatrice di "Gold Star Families for Peace" composta da famiglie che hanno perso figli in guerra, definita dalla stampa statunitense la "Mamma della pace" che sta viaggiando dal 4 aprile 2004 – data della morte del figlio Casey in Iraq – per denunciare illegalità e immoralità dell’occupazione, ha aderito alla lettera con la quale la Tavola della Pace invita Riccardo Illy ad affrontare lo stridente confronto tra dettato statutario e questione nucleare in regione; e a rinunciare quale Presidente del Friuli Venezia Giulia alla carica di Comandante onorario del 31° Fighter Wing di stanza ad Aviano, causa il permanere sul sito delle Armi di Distruzione di Massa.
La rinuncia dell’Italia all’atomica col Trattato di Non-Proliferazione nucleare, è resa vana dalla mai smentita presenza di 50 bombe nella base Usaf di Aviano e 40 in quella italiana di Ghedi.
Don Luigi Ciotti, fondatore della Comunità "Gruppo Abele" di Torino e dell’Associazione nazionale "Libera" contro le mafie, insieme a don Tonio Dell’Olio di Pax Christi ha pure aderito alla richiesta al governatore regionale, di dare sostanza alla norma su Pace ed Armi di Distruzione di Massa approvata dal Consiglio col nuovo Statuto del Friuli Venezia Giulia: “Il Friuli Venezia Giulia persegue una politica di pace … ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli … sostiene i processi di moratoria delle Armi di Distruzione di Massa” (A.D.M.).
Già Cgil Cisl e Uil, Acli e Arci, Legambiente e Amici della Terra del Friuli Venezia Giulia, come l’assessore regionale alla Pace Antonaz, si erano riconosciuti nella richiesta di partecipazione alle Campagne internazionali di moratoria delle A.D.M., configurata dal nuovo Statuto e contenuta nella lettera al Presidente.
Ora anche i responsabili nazionali della Tavola della pace di Perugia, dal fondatore Flavio Lotti alla coordinatrice e dirigente dell’Agesci Grazia Bellini, con Lisa Clark e don Albino Bizzotto di Beati i costruttori di pace, si sono schierati a favore del sostegno alle Zone Nuclear Free esistenti nella nostra Euroregione, sull’esempio di grande valore portato avanti dall’Austria.
Il porto di Trieste e quello Sloveno di Koper/Capodistria sono adibiti al transito di navi a rischio nucleare; legge italiana e direttive europee impongono di rendere noti i Piani di protezione civile in caso di incidente, a Trieste come a Capodistria ed Aviano. I candidati Sindaci alle Primarie del Centrosinistra Rosato Boniciolli e Metz, hanno condiviso con Franco Juri e Giacomo Scotti della Comunità Italiana di Slovenia e Croazia, la proposta di intervento sul Governo per escludere Trieste dai Porti Italiani a disposizione di navi a propulsione o armamento nucleare.
Il testo completo della lettera, alla quale invitiamo ad aderire scrivendo all’indirizzo del Coordinamento regionale Enti locali per la Pace (grandieventigo@interbusiness.it) è visibile sul sito italiano della Rete disarmo all’indirizzo http://www.disarmo.org/rete/articles/art_13710.html, ed è allegato alla presente.

per la Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia
Silvia Altran, Alessandro Capuzzo, Lorenzo Croattini, Alessandro De Paoli